La processionaria

La processionaria è un insetto lepidottero della famiglia dei taumatopeidi, esistono circa 40 differenti specie di processionaria. Le più diffuse in Italia sono:

• Thaumetopoea pityocampa(processionaria del pino)
• Thaumetopoea processionea (processionaria della quercia)

La processionaria è un parassita delle piante, le più colpite in Italia sono pini e querce a foglia caduca anche se può, occasionalmente, colpire anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle.
Le larve della processionaria del pino si spostano in fila indiana, una dietro l’altra, quelle della quercia invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio: un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui.

Il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi:

  • uovo
    Le uova sono sferiche e bianche; si trovano raggruppate in forma cilindrica tra degli aghi di pino
  • larva
    Il bruco ha 5 stadi larvali. Nel primo stadio il bruco ha un corpo di colore verde. Dopo la seconda muta, il bruco assume il suo aspetto definitivo. A fine crescita il bruco è lungo 38-45 mm. La larva è coperta di peli urticanti che possono causare irritazioni cutanee anche gravi, congiuntivite, congestione e asma nell’uomo e negli animali. Questi peli urticanti sono disposti in ciuffi in ogni parte del corpo.
  • crisalide
  • farfalla(forma adulta)

Allo stadio di larva (bruco) le processionarie rappresentano un pericolo per la salute del nostro cane in quanto presentano sul corpo PELI URTICANTI che possono causare un processo infiammatorio molto potente, causando una distruzione del tessuto cellulare.Il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.

Le processionarie non sono pericolose nel periodo estivo in quanto, nei caldi mesi estivi, si trovano seppellite sotto terra in forma di bozzolo.

Le falene iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto e dopo qualche giorno iniziano la ricerca di piante adatte per deporre le uova (generalmente le femmine adulte prediligono i rami più giovani per la deposizione) , dalle quali a fine stagione escono le larve neonate.

Verso il mese di ottobre le larve formano un nido definitivo all’interno del quale si proteggono dal freddo invernale per riprendere l’attività verso primavera.

Il periodo più pericoloso risulta essere marzo-aprile, quando la temperatura ambientale diventa più mite. Le larve infatti in questo periodo fuoriescono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide (stadio nel quale avviene la trasformazione da bruco a farfalla).

OTTOBRE-FEBBRAIO MARZO-MAGGIO GIUGNO-SETTEMBRE

Basso rischio RISCHIO ELEVATO! Basso rischio 

RISCHI ED EFFETTI SUL CANE

I cani possono, annusando in terreno, inalare o ingerire i peli urticanti presenti sul corpo della larva.
I sintomi che l’animale manifesta, spesso gravi, sono rappresentati da

  • SCIALORREA (INTENSA E IMPROVVISA SALIVAZIONE)
  • INGROSSAMENTO E ARROSSAMENTO DELLA LINGUA
  • PERDITA DI VIVACITA’
  • FEBBRE
  • VOMITO E DIARREA

Le zone più colpite sono la lingua, le labbra e il naso.

COSA FARE

Dopo il contatto con la processionaria, come primo intervento, è consigliabile lavare immediatamente la parte interessata anche con semplice acqua, utilizzando, per facilitare il lavaggio, una siringa senza ago.

Lo scopo di questa pratica è quello di interrompere l’esposizione all’agente irritante, allontanando con l’acqua i peli urticanti della processionaria dalla bocca o dal naso del nostro cane.
Dopo aver effettuato il lavaggio è fondamentale recarsi il prima possibile dal medico veterinario.

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