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Dilatazione – Torsione Gastrica

La dilatazione gastrica è una distensione dello stomaco causata, il più delle volte , da aria, liquido e/o cibo e si presenta, quasi invariabilmente, con la torsione gastrica o volvolo gastrico (GDV-gastric dilatation -volvulus)in cui lo stomaco va incontro ad una rotazione intorno al suo asse maggiore.
In genere lo stomaco ruota in senso orario, la rotazione può variare da 90 a 360 gradi ma di solito è da 220 a 270. Il duodeno e il piloro si dislocano ventralmente e a sinistra della linea mediana e si posizionano tra l’esofago e lo stomaco, la milza di solito si sposta sul lato ventrale destro dell’addome, è possibile infatti che il quadro clinico si aggravi in seguito ad una torsione splenica secondaria.(la milza infatti è unita allo stomaco dal legamento gastro-splenico.)
Una volta dilatato lo stomaco, i normali mezzi fisiologici di rimozione dell’aria (eruttazione, vomito e svuotamento pilorico) sono ostacolati per l’ostruzione degli orifizi esofageo e pilorico. In seguito alla rotazione dello stomaco si ha ostruzione della vena porta e della vena cava caudale, ciò determina una riduzione del ritorno venoso al cuore, la gittata e la pressione arteriosa media diminuiscono portando a shock ipovolemico.
Lo shock da ostruzione e da inadeguata perfusione può interessare diversi organi tra cui

  • rene
  • cuore
  • pancreas
  • stomaco
  • intestino tenue

Il danno da riperfusione è stato considerato responsabile di gran parte del danno tissutale che determina in ultima analisi la morte dopo la correzione della gvd.
La riduzione del flusso sanguigno può portare all’accumulo di endotossine le quali possono portare ad una condizione conosciuta come CID (coagulazione intravasale disseminata)La sindrome GVD è generalmente una situazione acuta con una mortalità del 30-45% negli animali trattati.

FATTORI AGGRAVANTI

  • aritmie pre e post operatorie (38% di mortalità negli animali colpiti).
  • Necrosi della parete gastrica, in particolare quando si estende fino a coinvolgere ilcardias (48% di mortalità).
  • Complicazioni spleniche: torsione, emorragie, trombosi dei vasi splenici.
  • Coagulazione intravasale disseminata
  • Complicanze respiratorie: polmonite ab ingestis (dovuta all’aspirazione di contenuto gastrico durante il sondaggio) e ARDS (Acute Respiratory Distress Sindrome)
  • Complicazioni renali
  • Pancreatite
  • Età avanzata e patologie concomitanti
  • Durata e scelta dell’anestesia.
  • Il tempo intercorso fra l’insorgenza dei primi sintomi e il trattamento medico-chirurgico d’urgenza.

PRESENTAZIONE CLINICA

La GDV si presenta soprattutto nei cani di grossa taglia con torace profondo ( Alano, Weimaraner, San Bernardo, Pastore Tedesco , Setter irlandese e Gordon, Dobbermann), fra i cani di media taglia si è riportata una maggiore incidenza negli Shar-pei e nel Basset Hound. Esistono tuttavia alcuni rari casi di GDV anche in cani di piccola taglia e nei gatti.
Il volvolo gastrico può verificarsi in animali di qualsiasi età ma è più comune negli animali di mezza età o anziani.
Il rapporto profondità/ampiezza del torace sembra essere decisamente correlato con il rischio di volvolo gastrico.

Sintomi

Il paziente in corso di GDV presenta

  • addome disteso e dilatato (i proprietari definiscono il proprio animale “gonfio”)
  • spesso conati non produttivi
  • spesso salivazione esagerata e agitazione
  • può mostrare dolore addominale e inarcare il dorso

DIAGNOSI

La diagnosi si basa sull’esame clinico completato da un esame radiografico, quest’ultimo permette di distinguere la torsione dalla semplice dilatazione gastrica.
La proiezione più utile è quella latero-laterale destra.
Nei cani normali nella proiezione laterale il piloro è localizzato ventralmente al fondo mentre in un cane in torsione il piloro è situato cranialmente al corpo dello stomaco ed è separato dallo stomaco da una falda di tessuto molle ( segno della c rovesciata).Gli animali colpiti devono essere decompressi prima di eseguire le radiografie.In particolare, radiologicamente si diagnostica una dilatazione gastrica quando il diametro trasversale dello stomaco e maggiore di tre spazi intercostali. La radiologia può fornire informazioni molto importanti in quanto può evidenziare eventuali complicanze quali l’accumulo di gas nello spessore della parete gastrica (quando presente si ha una mortalita prevista del 75%), può valutare lo stato di shock del paziente (vasi polmonari di piccole dimensioni, ecc.), può controllare la posizione della milza. Dall’esame obiettivo è possibile rilevare timpanismo o dilatazione addominale attraverso la semplice palpazione dell’addome, questa procedura può risultare difficoltosa in animali di grossa taglia o obesi.

Possono essere rilevati anche i segni clinici tipici dello shock:

  • polso periferico debole
  • tachicardia
  • tempo di riempimento capillare aumentato
  • mucose pallide
  • dispnea

COME TRATTARE LO SHOCK IPOVOLEMICO?

E’ necessario ripristinare velocemente la volemia, per questo risulta essenziale l’inserimento di cateteri endovenosi del maggior calibro possibile (18G), è consigliabile utilizzare le vene cefaliche in quanto, essendo la cava compressa, le vene degli arti posteriori potrebbero essere temporaneamente inutilizzabili.Si procede quindi con :

  • fluidoterapia aggressiva
  • ossigenoterapia
  • analgesia
  • monitoraggio ECG

RACCOMANDAZIONI PER I PROPRIETARI

  • alimentare con diversi piccoli pasti al giorno piuttosto che con un unico pasto abbondante
  • non utilizzare ciotole sollevate dal suolo in quanto possono facilitare l’aerofagia
  • evitare l’esercizio prime e dopo il pasto
  • evitare lo stress durante l’alimentazione
  • cercare immediatamente l’assistenza veterinaria non appena si notano segni di volvologastrico
  • nei cani ad alto rischio prendere in considerazione la gastropessi preventiva, cioè latecnica chirurgica di ancoraggio dello stomaco alla parete toracica, in modo da evitare meccanicamente che la torsione di stomaco possa verificarsi.

DOMANDE FREQUENTI

COME RICONOSCO IN TEMPO UTILE L’INSORGENZA DELLA TORSIONE GASTRICA?

La dilatazione-torsione gastrica generalmente si presenta in tarda sera o durante la notte, solitamente dopo l’ultimo pasto della giornata.
I primi sintomi che presenta il cane e che permettono al proprietario di sospettare tale patologia sono:

  • agitazione
  • tentativi di vomito infruttuosi
  • gonfiore anomalo dell’ addome
  • respiro affannosoIn presenza dei sintomi sopra elencati è necessario recarsi prima possibile nella clinica veterinaria più vicina.

LA PREVENZIONE E’ POSSIBILE?

Sì, è possibile effettuare un intervento di gastropessi preventiva, soprattutto negli individui ad alto rischio, appartenenti a razze predisposte o con una certa familiarità della patologia.
La gastropessi consiste in un intervento chirurgico che ha l’obiettivo di creare una certa continuità tra una parte dello stomaco (l’antro pilorico) e la parete addominale destra e più precisamente la 12°-11° costola.

E’ POSSIBILE CHE LA PATOLOGIA SI RIPRESENTI?

Sì, anche se l’animale ha già presentato tale patologia, è possibile che si ripresenti se non si effettua un intervento di gastropessi per evitare le recidive.

QUALI SONO I RISCHI DI TALE PATOLOGIA?

La GDV è una patologia molto grave che necessita di immediato intervento da parte del veterinario, rappresenta un’emergenza sia medica che chirurgica. La mortalità dei pazienti in corso di GDV , se portati in adeguata struttura di pronto soccorso, è del 30-50 %, tale percentuale sale al 100% nel caso in cui non venga prestato soccorso medico.

CASO CLINICO

Birillo

  • cane maschio intero
  • razza Boxer
  • età 6 anni

Il paziente è giunto in Clinica il giorno 18 settembre alle ore 21.00.

In base all’anamnesi il paziente, dopo aver effettuato un’intensa attività fisica, aveva bevuto una grande quantità di acqua. Poco dopo, l’animale ha manifestato scialorrea, agitazione, affanno e tentativi di vomito infruttuosi. Il gonfiore addominale è insorto in breve tempo.

Esame radiografico per confermare sospetto diagnostico di GDV, proiezione latero-laterale destra.

Individuazione del segno della “doppia bolla”

Un modo per riconoscere la torsione dalla semplice dilatazione gastrica consta nell’individuare l’asse maggiore dello stomaco dilatato. (lo stomaco e un organo di forma ovoidale per cui l asse maggiore corrisponde all’asse longitudinale ). La linea perpendicolare all’asse longitudinale, a livello della massima larghezza, identifica il fondo dello stomaco. In condizioni normali la linea che attraversa il fondo dello stomaco ha un’inclinazione quasi parallela alla colonna vertebrale , in caso di rotazione gastrica quest’asse assume un andamento quasi perpendicolare alla colonna vertebrale.

Birillo é stato immediatamente sottoposto alle terapie volte alla stabilizzazione delle condizioni vitali (decompressione tramite centesi, fluido terapia) e rapido trasferimento alla chirurgia. L’intervento è consistito nello svuotamento del contenuto gastrico, l’attento esame delle condizioni della parete gastrica e della milza, la detorsione dello stomaco, il riposizionamento della milza e l’ancoraggio gastrico.

Per sua fortuna Birillo ha proprietari attenti che non hanno sottovalutato i sintomi e l’intervento tempestivo ha permesso di evitare l’insorgenza di fenomeni necrotici della parete gastrica e della milza. La chirurgia ha avuto successo e l’ancoraggio dello stomaco permette oggi a Birillo di vivere una vita normale con scarse probabilità di recidive.

Lucia Caprioli
(Studentessa tirocinante presso la Clinica Veterinaria Arenzano)